
… “Qual è la cosa che mi è piaciuta di più di questo viaggio? Istintivamente dico, la strada! O meglio le strade percorse…. Le sconfinate, infinite strade che si disperdono tra le montagne innevate e dune sabbiose del Colorado, per poi proseguire tra i deserti cespugliosi e macchiati dai cactus del New Messico, fino ad arrivare indietro nel tempo, tra i cow-boy della piccola Santa Fe … i magnifici percorsi tra i deserti arancioni della magica Monument Valley e quelli più rossi dell’Arizzona, proseguendo verso il fottutissimo Grand Canyon… le strade, quelle appena più fresche costeggiate da pini e frequentate dai cervi dello Utha, in direzione del pittoresco Bryce Canyon e tra le maestose, gigantesche montagne color mattone dello Zion… e poi di notte, eccola, l’improvvisa luccicante sky line di Las Vegas, con tutte le sue accecanti luci, che sembrano un miliardo di piccole stelle colorate che all’improvviso ti compaiono davanti… pensare che qui in Nevada tutto sia possibile, giocare alla roulette per tutta una notte e sposarsi alla Gracechapel con Elvis Presley come pastore e noi mascherati da Marilyn Monroe e Superman … e poi ancora le strade … le curve nascoste tra le rocce dure e scure della Death Valley, le montagne sfumate di giallo di grigio e di bordò, la polvere che si alza silenziosa mossa da un vento rovente che sembra portare via tutto quello che potrebbe esserci rimasto ancora di “vivo”, sospesi tra realtà estrema e l’inferno. Rassicurarsi poi vedendo un cojote rannicchiato sul lato della strada guardare indifferente le automobili sfrecciargli davanti … passare dai 110 f. ai 50 f. in poche ore di strada e ritrovarsi immersi tra laghi azzurri le sequoie giganti ed i ruscelli gelati visitati dagli orsi dei parchi dello Yosemite …. Arrivare a San Francisco dopo 15 giorni con il cuore in gola, coscienti che questo viaggio favoloso sta per finire … passeggiare instancabili tra le salite e discese delle particolarissime strade della città, affittare la bicicletta e pedalare, pedalare per 20 miglia per le strade, percorrere il Golden gate bridge e ritrovarsi tra prati verdi e morbide colline fiorite … visitare Alcatraz e sentirne tutta l’inquietudine di violenze e peccati nascosti, insieme alla serenità di panorami dorati avvolti dal tramonto e dal canto dei gabbiani. Lasciare la California felici e malinconici, con l’ultimo sguardo perso verso le ripide vie di San Francisco e dei suoi tanti barboni, loro i padroni indiscussi delle rigide strade della città. “ ….

