La verità

La verità…. Ma….. che cos’è poi  la verità?

Un punto di vista.

Le nostre azioni intime, quelle che vengono compiute senza essere notati da nessuno, ecco forse è questa  la verità.

Un cuoco solitario e malinconico mentre cucina il suo piatto migliore piange, le lacrime scendono sulle sue guance  e cadono dentro la pentola, vengono mescolate alla salsa. La pietanza è buona, per chi non l’aveva mai assaggiata prima, ma non lo è come quella che serve solitamente.  No, non è vero,  non è buona, la verità è che gli è venuta male, era triste, non l’ha preparata con amore, come doveva essere.…..

Le parole che non pronunciamo, ecco anche queste spesso sono la verità, palesemente diversa da quella che potrebbe percepire qualcuno di fronte a noi non ascoltandole, non potendo sentire la verità.

Ma qualcuno sa leggere i nostri occhi, il nostro sguardo senza aprir bocca, quel qualcuno forse riuscirà a coglierla, la verità …. Forse … ma  sarà sempre solo un’intuizione e il margine d’errore è lì,  dietro l’angolo.

I pensieri… già quelli si che forse sono verità …

I pensieri quelli più nascosti spesso la racchiudono, ma poi com’è? Com’è che mi ritrovo a mentire anche a me stessa?  Dove va a finire la mia di verità? In un limbo, un buco nero, una dimensione parallela dove potrà finalmente essere tale?

E’ capitato anche a voi di commettere un’azione,  non propriamente,  buona… vero?

Beh, se non vieni visto da nessuno, la verità è che, per gli altri,  questa azione non è mai stata compiuta, per te, beh… la verità è che potrebbe non essere stata un’azione poi così tanto malvagia … sai… il solito discorso della sincerità interiore.

Ma la verità è che hai avuto un comportamento del cazzo.

Beh…allora si,  questa si che è una verità assoluta! Non è detto.

Voi non sapete il motivo per cui l’ho fatto, la mia è stata solo una reazione, una conseguenza, una giusta risposta ad un atto doloroso subito, anzi, ora che ci penso non mi avete proprio visto!

Ah.. non è così?  Qualcuno ha visto.

E tutto cambia,  di nuovo.

Ma….ditemi? Cos’è che avete visto in realtà?

L’azione, una piccola parte di essa, l’atto finale o solamente la sua origine?

Un gesto sbadato?

Un’espressione allegra, è davvero tale? Oppure è solo un attimo distratto da un bel ricordo fugace, un ricordo che … a scavar bene in fondo mi mette tanta tristezza. Il mio sguardo d’un tratto  è cambiato, ora è assente, non rispecchia affatto l’aria di festa in cui mi trovo ora, è fuori contesto.

Qual è la verità? Come mi sento veramente ora?

Felice, depressa… la verità è che non lo so, non lo so più nemmeno io.

Vedo tanta gente così sicura, così maledettamente pronta a giudicare gli altri, a sparare sentenze, a puntare il dito, sempre, nella convinzione insindacabile della loro verità.

Ma chissà se la loro assoluta certezza non fosse oscurata dal buio, dai pregiudizi, o se la luce era accesa.

Ma la verità è sempre lì comunque, anche nell’oscurità, siamo noi che non riusciamo a vederla, potremo forse intravederne l’ombra ed inventare, interpretare…. Sai? Anche con la luce accesa spesso lo facciamo.

Sì.. improvvisiamo, immaginiamo, mentiamo. E come.

Spesso inganniamo anche lei, la alteriamo, la manipoliamo, la trasformiamo e lei, la verità,  si confonde,  ha crisi d’identità, sdoppiamento della personalità  e guardandosi allo specchio non si riconosce neanche più.

La verità è viva, mutabile, si evolve, è in continuo movimento.

E’ come la luna, il suo lato oscuro è celato, non si fa mai vedere. Da nessuno.

La verità è che nessuno potrà mai scoprirla, neanche essa stessa.

Ope(rare) desideri…vizi, virtù?

Vanità

sguardi presuntuosi s’innamorano, si lodano

invaghiti di proprio.

Poteri e perdoni,

fanno inchini,

di arroganze e capricci.

Disarmato rimane sfrontato,

scostumato.

orchidee,

coralli marini, sabbiosi

gemme

e arte.

Venere superba

tutto è musa,

divina non si concede, allo specchio.

madre di astuzie

il suo apparire  prepotente

persuade,

fiero come giostra,

perfetto.

Desiderio

sfacciato sveste  gambe,

seni,  da pizzi che sanno di antico

e promettono,

da esplorare.

gelosi rasi e eleganti sete.

rossetti intonano lenzuola

e letti,

bagnati.

Intrigante è

tra donne fatali e virili esseri,

deboli al calore,

della pelle,

del piacere.

Indolente

Piume sospendono pensieri

in aria

trasportano

in riva

panorami accantonati.

e orologi

in gioco, carte

e balocchi.

Farfalla!

a gratuite oppressioni.

Miraggi sperati e obbligati

da giochi.

non dover fare,

pensare, dire,

più di un soave sbadiglio.

Bile

Ghigni, sussurri

nulla possiedi, tutto è castigo.

doppio il viso,

si nasconde, si arricchisce,

scappa.

covi

moine,

custodisci simulazioni.

cadi. crepi.

sottigliezze

grandi sorprese. Piccoli cenni.

e fuori splende.

malumori affogano

e attendono ore vivaci.

Poi impazienti spingono,

scoppiano tra le risate.

Libri impolverati, lettere rivelate

Appoggiate  tra la folla.

Dimenticate.

Si aprono, scuotono

e tendono mani.

Gesti di leggerezza saziano.

E sazio arricchisce.

Magia

Folle, insolente

sconvolge le  stelle,

gremisce le notti

di baci.

Imprudenti baci.

I suoi abbagli baciano.

Strega che altera

e Rinnova,

arde la sua tentazione

tra frastuoni

e segreti.

D’un tratto

si rapisce

anch’essa

di te.

A lui, trema.

Agli occhi.

irrequieti, importuni

invadono, inquietano.

Al loro riflesso

le stelle esitano,

si confrontano.

si specchiano.

Alle labbra.

Che mi congelano,

confondono, bagnano.

Ai respiri prolungati,

pende la luna smarrita,

delusa dai suoi stessi influssi.

Alle mani.

Strumenti esperti

si infilano, afferrano, accompagnano.

E si fanno cullare.

Al cuore.

Fremiti aspri

di pietra,

si spezzano,

s’incamminano

e ripartono.

Il sole,  bruciato, accecato

dal suo coraggio…

teme.

All’ anima.

tanto può,

tanto toglie.

chiede,  poco concede.

ispira,

è.

ruba sangue,

dona le sue voglie.

Il mondo impotente si ferma,

si disarma,

e si inchina.

mangiafuoco

trucchi da Maestro,

giocoliere,

sospesi fuochi e birilli.

Ruffiana pettegola solitudine.

incontentabili destini imbattono

inopportuni segreti.

Odoro le sue attese.

Dilettante appassionato,

tendi i fili.

Tutto in fumo

voluttà rara,

come un folle, a folle

confusione, ossessione,

di un desiderio 

che non è amore.

Immobile .

perdo la strada, inciampo,

vado, volo…mi rialzo.

Contraddizioni,

scogli, sudore , saliva,

fai gioco su di me.

Freni  che  isolano

rigano guance

e l’anima,

sospesa ancora…

scorrono spietate  tra anima e baci,

muoiono tra le labbra.

Lottano,

e il cuore stenta a riconoscere.

passaggi, autostrade,

ascensori,

nebbia,  bugie,

cemento,  storie, condomini,

e inconsce verità.

facce… sigarette.

Fumo pallido deluso,

 sale.

miraggio sfocato dal fondo di un bicchiere,

precipita.

Tollero, vago, difendo.

è un delirio nel tempo, lento.

Scomodo.

In  fumo

tutto si eleva,

si disperde,

scompare.

anche i nostri sguardi

ai prossimi.

e rincorrerli…

a rivederci.

Via

Le cose fatte

Le cose non fatte,

A cose fatte.

dolore e vuoto

nell’attesa della trasformazione,

in sorriso

meno aspro,

in ricordo

più lontano e più vivo.

è la tua voce che si allontana

e il suo timbro nella testa

fa disperare,

fa ridere

Sveglia….

Addormenta.

alle ore tarde.

dall’alba.

capelli, caffè,

pianeti, smalto,

bicchieri, macchie,

progetti, silenzi.

Onda,

che strappa,

Nasconde.

nell’aria aperta vago

passo dopo passo,

guardando in alto

non vedente

ti sento.

E’ altissimo.

mai così lontana

ma non così distante

più dentro che mai

di sempre,

ormai.

complicità immortale.

Manicomio

Dispensa di sorrisi

e tavole imbandite

dimenticate, appartate,

invase.

bottiglie vuote,

ricuciono l’anima

sfasciata,

sfacciata.

vapori di cucine

botole, fessure

polveri di stelle,

e di salnitro.

conservare,

il delirio culinario

di serenate,

ballate randagie,

botteghe di vinili.

E  vittorie  nomadi.

arrivare,

di passaggio,

restare

di terza…

sempre.

contemplare,

conversare,

versare!

tra le righe,

nelle rughe,

fra stoffe umide,

e l’avvenire.

ribaltare,

contraddire,

conturbare,

con turbante

versi

a metà.

verso la meta,

la metamorfosi.

ventuno grammi

Buio.

Passaggio…. vento forte.
tutto si muove,
tra le costellazioni,
sotto terra.

funamboli in equilibrio,
tra stelle e
pietre.

Inciampano,  Cadono, si Elevano….

Nascita di vetro.
traspare certezze,
rivela inganni.

Oscillazione,
Brividi.

concime putrido,
ricopre i polmoni,
riempie la gola.

Silenzio,
Giù,  in Basso.

di Passaggio….aria pura, forte,
s’ innalza.

vetro pesante, ancora,
si trattiene
e lo spirito,  leggero,
Vola!

e si trasforma,
muto,
in alto,
più su.

e si eleva,
e tramuta….

Luce.